La lean da sola non basta!

solologo-trasp2 Nel 2011 Fiat ha messo in piedi a Pomigliano, applicando le logiche lean, uno dei più efficienti stabilimenti di auto in Europa: il problema è che questo stabilimento è più fermo che funzionante. Più vicino a noi e pochi mesi fa, la Ceccato, azienda storica di Montecchio, pur avendo investito moltissimo negli ultimi anni sulla lean, con fior fior di società di consulenza internazionali, ha portato i libri in tribunale.

Può un’azienda dunque avere successo solo applicando la lean? La risposta è no. La lean è una condizione necessaria ma non sufficiente per il successo di un’azienda. L’ulteriore condizione è la capacità di crescita. La lean libera energie e risorse, ma senza una strategia di crescita non è possibile utilizzare e “vendere” questa capacità liberata.

E’ difficile parlare di crescita oggi? Anche qui la risposta è no. Nel mondo esistono grandi opportunità; bisogna saperle cogliere con metodo.

Recentemente GC&P ha rilasciato il proprio modello per favorire l’espansione all’estero delle PMI. Si tratta di un metodo in cinque step che parte da alcuni presupposti fondamentali, estremamente veri per le nostre PMI :

1. le aziende hanno risorse scarse. E’ inutile dunque sparare nel mucchio, ma occorre concentrare i propri sforzi nelle aree con miglior potenziale,

2. le aziende hanno dei prodotti specifici che possono essere più o meno adatti ai vari mercati,

3. le aziende non hanno un’adeguata conoscenza dei mercati stranieri,

4. rischi e investimenti vanno sempre minimizzati.

Il primo step del metodo è l’Identificazione delle opportunità. Occorre identificare i paesi che, in base alle strategie aziendali e ad alcuni criteri base, offrono le maggiori opportunità. Il prodotto di questa fase è una lista di paesi potenzialmente da esplorare.

Il secondo step è la selezione dei paesi e delle opportunità. In base alla lista precedente si selezionano accuratamente i paesi sulla base di criteri in linea con le strategie aziendali. Il prodotto di questa fase è una lista ristretta di paesi in ordine di importanza e priorità.

Il terzo step è la valutazione delle opportunità. Per ciascun paese si analizzano a fondo rischi ed opportunità e si definiscono le azioni utili a penetrare nei vari mercati. Il prodotto di questa fase è una strategia coerente e un piano di azione da sottoporre al Top Management.

Il quarto step è la decisione. Il top management decide se entrare nel nuovo mercato. Il risultato è il via libera al progetto o il suo blocco.

Il quinto step è l’implementazione e il controllo. Il piano di azione approvato viene attuato e i suoi risultati sono sistematicamente e accuratamente monitorati attraverso indicatori di performance opportunamente scelti.

Le prime quattro fasi richiedono in genere poche settimane di lavoro per essere completate. La quinta fase, quella realizzativa, può richiedere alcuni mesi. Più accurate e approfondite sono le prime quattro fasi di analisi, migliori saranno i risultati e minori gli investimenti e i tempi nella fase realizzativa.

In conclusione, investire sulla lean fa bene ed è una grande opportunità per liberare capacità, che va sfruttata per entrare in quei paesi dove esistono maggiori potenzialità di crescita.

GC&P, con i suoi consulenti e con la sua rete di partner esteri, è in grado di supportare le PMI, non solo nel percorso di trasformazione snella, ma anche lungo l’intero processo di internazionalizzazione.

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