GC&P presenta due nuove divisioni territoriali: intervista ad Antonio Salvi e Tommasso Abbatecola

Antonio Salvi, manager con una lunga esperienza in Deloitte guida la Divisione Milano, Tommaso Abbatecola, esperto di operations e TPM, è responsabile della divisione Centro–Sud.

Antonio e Tommaso, innanzitutto vi chiediamo una breve analisi sulla situazione delle aziende in Lombardia e nel centro Sud Italia?

A: Dopo la tempesta del 2009 si registrano sprazzi di sereno qua e là e si comincia a ricontarci, a capire chi è rimasto. Infatti molte PMI sono scomparse: c’è chi ha preferito chiudere o svendere; altre sono finite in procedure fallimentari. La maggior parte rimane in difficoltà, soffocata dalla stretta creditizia. La buona notizia è che però, all’orizzonte, si intravedono le nuove protagoniste, quelle non poche PMI che con la crisi si sono rafforzate

T: Nell’Italia Centro-Meridionale abbiamo diversi tipi di aziende: alcune sono state costituite da imprenditori locali, altre sono controllate da gruppi del Nord o da Multinazionali. In molti casi si sono avuti insediamenti industriali legati alla possibilità di attingere a finanziamenti pubblici. Di conseguenza non abbiamo molti distretti industriali e i nostri imprenditori non hanno una cultura industriale avanzata ed innovativa.

Quali difficoltà si trovano ad affrontare oggi?

A: Le PMI sono ancora stordite dal colpo del 2009; non sono più sicure della direzione di marcia. Quindi prima di tutto devono ristabilizzare l’ago della bussola è individuare rapidamente le innovazioni di prodotto/mercato per trovare i nuovi terreni e nicchie dove tornare a crescere e fiorire. In secondo luogo devono riorganizzarsi per poter competere con successo; questo vuol dire un serio programma di efficientamento e riduzione degli sprechi.

T: Molte aziende non sono strutturate per fronteggiare la competizione globale, soprattutto in questo momento di crisi economica. L’efficienza degli stabilimenti del centro-sud risulta spesso inferiore allo standard nazionale, anche a causa di un’impiantistica non in linea con le migliori tecnologie. La professionalità e la motivazione dei manager e dei lavoratori risulta anch’essa non in linea con le migliori realtà. In alcune aree, inoltre, “l’inquinamento ambientale” non contribuisce a un sano sviluppo delle aziende.

Viste tali difficoltà, che tipo di servizi di consulenza pensate possano essere più utili alle aziende delle vostre regioni?

A: L’innovazione organizzativa è una delle poche leve strategiche che anche in tempi di crisi consentono ad un’azienda di distinguersi, salvaguardare i margini e sviluppare il fatturato. In questo senso pensiamo che l’azienda debba dotarsi prima di tutto di un sistema di controllo direzionale adeguato ai nuovi tempi abbandonando i vecchi arnesi dei costi di prodotto standard, imparando a controllare i flussi e minimizzando le rilevazioni e registrazioni che ingrossano l’EDP. Pensiamo ad un modello di controllo di gestione snello ed efficace che permette all’azienda di innescare e di estendere all’intera organizzazione – un ciclo virtuoso di misure di snellimento organizzativo mirate e progressive.

T: La presentazione di progetti ad ampio respiro, quali la classica lean transformation, risultano complessi da recepire in un contesto dove gli imprenditori ragionano prevalentemente sul breve periodo. Di conseguenza riteniamo di dover proporre soluzioni di facile comprensione e capaci di produrre risultati nel breve termine. Nello stesso tempo ci proponiamo di educare i nostri manager ai principi del lean thinking e specialmente al principio del miglioramento continuo.

Quale approccio seguirete nei confronti delle aziende clienti?

A: Ai nostri clienti e prospect illustreremo un approccio innovativo per la realizzazione di sistemi di controllo di gestione snelli ed efficaci, su tecnologia Business Intelligence open source e basati sui principi e strumenti del Lean Cost Accounting già da tempo adottati nel mondo anglosassone e presenti con diversi esempi anche in aziende italiane

T: E’ fondamentale partire con un’analisi breve ed efficace per identificare i maggiori problemi dell’azienda e proporre delle soluzioni praticabili indicando per ognuna di queste i costi e i benefici. Dopo una discussione approfondita con il nostro cliente, redigiamo il piano della fase realizzativa per le proposte approvate e avviamo il progetto realizzativo.

Solo dopo aver mostrato l’efficacia del nostro approccio aiutiamo il cliente a muoversi in direzione di una più radicale trasformazione snella.

Qualche iniziativa particolare in vista?

A: Stiamo conducendo un’indagine sui sistemi di controllo direzionale in uso in vari settori industriali e non; i primi risultati nel settore del Piping saranno presentati in un evento sul Lean Cost Accounting in programma nei prossimi mesi a Milano

T: Abbiamo appena iniziato il nostro lavoro e stiamo muovendo i primi passi. Al momento abbiamo già un’interessante opportunità in Umbria.

Un ultima domanda sulla squadra, immaginando che non sarete soli in questa avventura, potete presentare brevemente i vostri collaboratori?

A: In questo progetto di innovazione rivolte alla PMI lombarde sono affiancato da 2 Partner d’eccezione: Paolo Guadagno e Claudio Scarduelli; Paolo è da tempo impegnato a riversare le sue competenze di controllo di gestione in applicazioni di Business Intelligence utilizzando le tecnologie più innovative; Claudio ci mette a disposizione la sua vasta vasta esperienza di realizzazione e gestione di sistemi ICT maturata in grande aziende sia da consulente che da manager

T: La squadra sarà presentata nella prossima Newsletter.

Antonio e Tommaso in bocca al lupo per il vostro lavoro!

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