Parità di Genere: l’esperienza di UNICONFORT SRL

Parità di Genere: l’esperienza di UNICONFORT SRL

Parità di Genere: l’esperienza di UNICONFORT SRL

Uniconfort e la parità di Genere

Uniconfort ha ottenuto la Certificazione per la Parità di Genere UNI/PdR 125. Un percorso reso possibile grazie anche al supporto di GCP, che ha affiancato l’azienda nella definizione delle politiche interne e del piano strategico per l’inclusione.

Uniconfort, azienda con sede a San Martino di Lupari (PD), si è distinta nel panorama manifatturiero veneto ottenendo, a fine 2024, la Certificazione per la Parità di Genere UNI/PdR 125.


Chi è Uniconfort

Uniconfort è specializzata nella produzione di impianti a biomassa per applicazioni industriali. Le sue soluzioni sono destinate alla generazione di energia termica per il teleriscaldamento, il vapore di processo o l’olio diatermico, contribuendo talvolta anche alla cogenerazione di energia elettrica. Operando a livello internazionale, l’azienda promuove un modello di energia rinnovabile e carbon neutral, coerente con il proprio motto: “Il riscatto dello scarto”. L’obiettivo è valorizzare gli scarti agroforestali trasformandoli in energia pulita e sostenibile, a supporto della decarbonizzazione industriale.


Credere nell’inclusione

La decisione di ottenere la certificazione non è nata da motivazioni economiche o formali, ma da una profonda convinzione nei valori di inclusione e diversità.
Per Uniconfort, ogni persona, indipendentemente da genere, scelte o provenienza, può contribuire in modo determinante al successo collettivo.
L’azienda, da sempre attenta al tessuto sociale anche tramite sponsorizzazioni sportive (maschili, femminili e rivolte alla disabilità), ha voluto dare forma concreta a questo impegno, superando le semplici dichiarazioni di principio.

Uniconfort con coerenza e determinazione della direzione aziendale, in particolare dell’amministratore delegato e dei responsabili di progetto Eleonora Conte e Stefano Zanforlin, ha perseguito la certificazione in modo sostanziale, non solo formale.


Il percorso verso la certificazione

Il progetto è stato coordinato da Eleonora Conte, responsabile marketing, e Stefano Zanforlin, responsabile dei sistemi di gestione.
Uniconfort ha scelto di formalizzare le buone pratiche già presenti, introducendo nuove politiche e definendo un piano strategico quadriennale con obiettivi chiari e monitorabili.

Il percorso ha coinvolto tutto il personale attraverso tre fasi:

  1. questionario anonimo per raccogliere percezioni e suggerimenti sull’inclusione aziendale;

  2. formazione e sensibilizzazione con incontri a piccoli gruppi per stimolare consapevolezza e confronto;

  3. condivisione e feedback per favorire la partecipazione attiva di tutti e integrare nuove proposte nel piano strategico.

Questo approccio ha trasformato il concetto di parità da principio teorico a pratica aziendale condivisa e misurabile.


Il contesto e le sfide

Uniconfort conta circa settanta collaboratori, di cui una dozzina donne. L’azienda riconosce che questa rappresentanza è ancora limitata e intende ampliare la presenza femminile, in particolare in ruoli tecnici come progettazione e ingegneria.
Le difficoltà non derivano da scelte interne, ma dalla scarsa presenza di figure femminili specializzate nel settore elettromeccanico e metalmeccanico.

Durante il percorso, l’ostacolo maggiore è stato superare alcuni stereotipi radicati e adattare il linguaggio aziendale a un registro più neutro, eliminando termini di genere ormai consolidati ma non necessari.


I vantaggi e le prossime tappe

L’ottenimento della certificazione ha generato benefici tangibili:

  • interni → maggiore coinvolgimento del personale e miglioramento del clima aziendale;

  • esterni → rafforzamento della reputazione presso clienti e partner, in particolare multinazionali attente ai criteri ESG e alla sostenibilità sociale.

Le prossime sfide di Uniconfort riguardano la continuità e l’evoluzione culturale:

  • mantenere alta la sensibilità con nuovi percorsi formativi su empowerment e leadership inclusiva;

  • monitorare e aggiornare il piano strategico di miglioramento;

  • coinvolgere gli stakeholder per diffondere una cultura di parità lungo tutta la filiera.


Il consiglio di Uniconfort ad altre aziende

A chi desidera intraprendere il percorso verso la certificazione, Uniconfort suggerisce due passi fondamentali:

Analizzare il clima aziendale attraverso questionari anonimi per comprendere percezioni e margini di miglioramento ed essere sinceri con se stessi: la certificazione non deve essere vista come un semplice riconoscimento formale, ma come l’occasione per innescare un cambiamento culturale autentico.

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