15 azioni per rilanciare la produttività – IV report sui trend macroeconomici e settoriali, III trimestre 2025

15 azioni per rilanciare la produttività – IV report sui trend macroeconomici e settoriali, III trimestre 2025

15 azioni per rilanciare la produttività – IV report sui trend macroeconomici e settoriali, III trimestre 2025

Dal IV REPORT GCP SUI TREND MACROECONOMICI E SETTORIALI – III TRIMESTRE 2025


All’interno del ciclo “I Venerdì di GCP”, abbiamo dedicato un nuovo appuntamento all’aggiornamento sui trend macroeconomici e settoriali del terzo trimestre 2025, focalizzandoci su un tema tanto cruciale quanto spesso trascurato: la produttività.

Insieme al giornalista economico Luigi Marcadella, abbiamo affrontato uno dei grandi “elefanti nella stanza” dell’economia italiana. La produttività, al pari della demografia, rappresenta oggi un elemento chiave per interpretare lo stato di salute e le prospettive della competitività del nostro sistema economico e industriale.

Durante il webinar, abbiamo approfondito il concetto di produttività non come mero indice tecnico, ma come indicatore della capacità di generare valore attraverso l’impiego efficace di risorse, persone e tecnologie.


Abbiamo infine analizzato i dati principali, con un focus sul confronto internazionale:
mentre altri Paesi sono riusciti a cogliere appieno le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica, in Italia la produttività risulta ferma da decenni, segnando un divario strutturale che incide profondamente sulla crescita.

Le cause?

  • Struttura produttiva dominata da micro e piccole imprese con scarsa capacità di investimento;
  • debole propensione alla ricerca e sviluppo;
  • scarsi investimenti in formazione tecnica e manageriale;
  • ritardi nell’adozione dell’Intelligenza Artificiale e della digitalizzazione;
  • troppe persone impiegate in troppi lavori a basso valore aggiunto
  • un contesto demografico che riduce progressivamente la forza lavoro disponibile.

 

 Ecco alcuni dati chiave sul divario Produttività Manifatturiero Italia (2024):

Indicatore Italia Germania Media UE
Produttività manifatturiera (€/addetto) 65.000 € 85.000 € 70.000 €
Adozione tecnologie 4.0 (PMI) <30% >50% 40%
R&S su PIL (settore industriale) <0,6% >1,5% 0,9%
Brevetti per milione abitanti (UEIPO, 2023) 60 140 80

 


Le 15 leve per rilanciare la produttività nelle aziende manifatturiere

Durante il webinar abbiamo identificato 15 azioni concrete che imprese e policy maker possono attivare, distinguendo tra azioni sistemiche ed aziendali, azioni di breve periodo e di medio-lungo:

  • Azioni aziendali: possono essere adottate a livello di singola impresa
  • Azioni sistemiche: richiedono interventi di policy making e l’interazione di vari attori, pubblici e privati.
  • Azioni di breve periodo: sono azioni attuabili entro i 12 mesi
  • Azioni di medio e lungo periodo: la loro attuazione richiede più di dodici mesi

Azioni di breve periodo aziendali:

1. Ripensare l’organizzazione interna, in ottica Lean + Green, per ottimizzare processi e ridurre sprechi;

2. Investire nella formazione manageriale e tecnica, specie nelle PMI;

3. Favorire l’adozione di strumenti digitali e soluzioni AI “ quick win”, con programmi accessibili e accompagnamento concreto;

4. Rafforzare le reti e la collaborazione tra imprese e università, per stimolare trasferimento tecnologico e nuove competenze;

5. Certificarsi (ISO 9001, ISO 14001) per strutturare la gestione, individuare accorgimenti organizzativi e accompagnare le persone in un cammino di crescita.


Azioni di medio-lungo periodo sistemiche:

6. Promuovere un sistema stabile di incentivi all’innovazione e all’internazionalizzazione;

7. Investire su capitale umano, sostenendo filiere formative orientate a competenze manageriali, STEM e digitali;

8. Investire su fonti di energia alternative al metano, che consentano una riduzione dei costi per le imprese;

9. Sviluppare infrastrutture fisiche e digitali con visione europea (TEN-T, banda larga, intermodalità);

10. Rivedere il contesto normativo per rendere il fare impresa più semplice, competitivo e meritocratico.


Azioni di medio-lungo periodo aziendali

11. Inserimento di competenze manageriali e nuova organizzazione aziendale

Nel medio-lungo periodo, le imprese dovrebbero mirare a una vera evoluzione organizzativa. Ciò può includere l’inserimento di manager esterni qualificati in ruoli chiave, il passaggio da una gestione familiare informale a una struttura manageriale professionale, e l’adozione di pratiche avanzate di governance. Uno studio di Banca d’Italia evidenzia che le PMI italiane con pratiche manageriali di qualità (ad esempio pianificazione degli obiettivi, monitoraggio performance, gestione meritocratica) ottengono performance nettamente superiori rispetto a quelle con pratiche gestionali deboli.


12. Continuità nella formazione e sviluppo del capitale umano

Collegato al punto precedente, un impegno di medio-lungo termine deve essere la creazione di una forza lavoro altamente competente e adattabile. Oltre alla formazione “spot” di breve periodo, le imprese dovrebbero instaurare programmi strutturati di up-skilling e re-skilling continuo per tecnici e manager, magari in collaborazione con enti formativi, ITS o università. Questo include anche sostenere i dipendenti migliori in percorsi di crescita interna (ad esempio, far sì che operai specializzati possano diventare capi squadra tramite formazione aggiuntiva, o che giovani laureati possano acquisire esperienza e arrivare a ruoli dirigenziali). Nel lungo termine, tale approccio genera learning organization: aziende capaci di innovare e migliorare costantemente grazie alle competenze aggiornate del personale. La formazione manageriale, in particolare, mostra effetti significativi sul lungo periodo.


13. Investimenti strutturali in tecnologia e sostenibilità ambientale

Sul fronte della sostenibilità, gli interventi più incisivi richiedono pianificazione e capitali e dunque si collocano tipicamente su un orizzonte di medio-lungo termine. Una leva fondamentale è l’aggiornamento tecnologico degli impianti per ridurre l’impronta ambientale: ad esempio, acquistare macchinari di nuova generazione a più alta efficienza energetica, installare impianti fotovoltaici o sistemi di cogenerazione per l’auto-produzione di energia, e rinnovare le linee produttive per minimizzare rifiuti ed emissioni. Questi investimenti possono richiedere 1-3 anni per essere implementati completamente, ma portano benefici duraturi.


14. Innovazione e ricerca orientate alla sostenibilità

Un’altra leva di medio-lungo periodo è incrementare gli investimenti in R&D con focalizzazione su prodotti e processi sostenibili. Ciò può significare creare un piccolo ufficio Ricerca e Sviluppo interno o collaborare con centri di ricerca/università su progetti innovativi (es. nuovi materiali a minor impatto, automazione avanzata per efficientare l’uso di risorse, digitalizzazione spinta per ottimizzare logistica e ridurre emissioni). Investire in innovazione richiede tempo prima di vedere risultati concreti, ma è cruciale per aumentare la produttività totale dei fattori e uscire dalla competizione basata solo su costo del lavoro.


15. Collaborazione o aggregazione tra aziende in filiere

Contrastare la frammentazione produttiva è un obiettivo di sistema, ma individualmente un’impresa può puntare, nel lungo periodo, a crescere dimensionalmente o a fare rete con altre aziende. Strategie di aggregazione come reti d’impresa, consorzi, cluster territoriali o partnership strategiche possono dare accesso a risorse condivise (manager, tecnologie, mercati esteri) che una piccola realtà da sola non avrebbe. In 2-3 anni, partecipare a una rete può consentire, ad esempio, di cofinanziare un progetto di ricerca avanzata oppure di condividere un export manager per entrare in nuovi mercati, aumentando i volumi produttivi. Altre hanno sfruttato acquisizioni o fusioni per superare la soglia critica dei 50 o 250 dipendenti, con benefici di scala. Un caso notevole è Luxottica, cresciuta anche attraverso acquisizioni di concorrenti più piccoli e integrazione verticale: pur essendo diventata un grande gruppo, ha mantenuto alta produttività grazie a forti investimenti in automazione e a una gestione manageriale moderna. Non tutte le PMI possono diventare colossi, ma fare sistema – anche tramite distretti tecnologici o piattaforme comuni – è un intervento strategico che in un orizzonte di qualche anno può ridurre le diseconomie dovute alla frammentazione e aumentare la produttività del settore nel complesso.


Sintesi azioni per aumentare la produttività

Dimensione Breve periodo (entro 12 mesi) Medio-lungo periodo (oltre 12 mesi)
Azione aziendale 1. Riorganizzazione Lean + Green per ottimizzare processi e ridurre sprechi.
2. Formazione tecnica e manageriale (specie nelle PMI).
3. Adozione strumenti digitali / AI “quick win”.
4. Collaborazione con università per trasferimento tecnologico.
5. Certificazioni (ISO 9001, ISO 14001) per strutturare la gestione.
1. Inserimento competenze manageriali e governance evoluta.
2. Formazione continua, up-skilling e crescita interna.
3. Investimenti in tecnologie green e impianti efficienti.
4. Ricerca e sviluppo per innovazione sostenibile.
5. Aggregazioni e reti d’impresa per superare la frammentazione e aumentare la scala.
Azione sistemica Non presenti 1. Incentivi stabili a innovazione e internazionalizzazione.
2. Filiere formative su competenze manageriali, STEM e digitali.
3. Investimenti in fonti energetiche alternative al metano.
4. Infrastrutture fisiche e digitali strategiche (TEN-T, banda larga, intermodalità).
5. Revisione normativa per semplificare il fare impresa e incentivare meritocrazia.

 


GCP, come società di consulenza, è in grado di supportare le aziende manifatturiere in progetti strutturati per aumentare la produttività combinando le leve GREEN e quelle LEAN, in contesti di crescita dimensionale ed organizzativa.

15 azioni per rilanciare la produttività

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