Aggiornamenti aria in Veneto
Dalla teoria ai fatti: i dati del 2023 e del 2024
Negli ultimi quattro anni, la qualità dell’aria in Italia ha mostrato segnali di miglioramento, soprattutto nel 2023, dopo un periodo di sostanziale stabilità dei livelli di inquinamento. Vediamo i dati nello specifico, con focus sulla situazione in Veneto tra il 2023 e il 2024.
Aggiornamenti aria in Italia
Ecco alcuni dati rilevanti:
- PM10 e PM2.5: Dal 2020 al 2023, i livelli di PM10 (particelle inalabili) sono rimasti piuttosto stabili, ma nel 2023 si è registrata un’inversione di tendenza positiva. Circa il 69% delle stazioni di monitoraggio hanno rilevato una significativa riduzione dei livelli di PM2.5 (particelle fini) (Canale Energia).
- Biossido di Azoto (NO2): Il valore limite annuale di NO2 è stato rispettato in quasi il 98% delle stazioni di monitoraggio nel 2023, un miglioramento notevole rispetto agli anni precedenti (Canale Energia).
- Ozono (O3): L’ozono rimane l’inquinante più critico, con il rispetto dell’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana solo nel 14% delle stazioni monitorate (SNPA Ambiente) (Canale Energia).
- Impatto sulla salute: Nonostante i miglioramenti, l’inquinamento atmosferico continua a causare tra 50.000 e 60.000 morti premature all’anno in Italia. Questo sottolinea la necessità di continuare a migliorare la qualità dell’aria (Canale Energia).
Questi dati indicano un trend positivo, ma evidenziano anche la necessità di interventi continui e coordinati per ridurre ulteriormente l’inquinamento atmosferico e proteggere la salute pubblica.
Aggiornamenti aria in Veneto
Nel 2023, la qualità dell’aria in Veneto ha mostrato alcuni segnali di miglioramento, pur rimanendo sfidante in certi aspetti.
I dati raccolti da ARPAV evidenziano che per il quarto anno consecutivo sono stati rispettati i valori limite annuali per il PM10 e PM2.5, così come per il biossido di azoto (NO2). Tuttavia, il superamento del valore limite giornaliero per il PM10, fissato a 50 µg/m³, è ancora diffuso. Nel 2023, solo 11 delle 38 stazioni di monitoraggio hanno rispettato questo limite, un leggero miglioramento rispetto al 2022.
L’ozono, che rappresenta un altro inquinante critico, ha mostrato una riduzione degli episodi di superamento della soglia di informazione rispetto al 2022, nonostante un’estate caratterizzata da lunghi periodi di caldo intenso.
In generale, il 2023 è stato considerato uno degli anni con la qualità dell’aria migliore degli ultimi venti anni, soprattutto se confrontato con periodi precedenti (ARPA Veneto) (ARPA Veneto) (ARPA Veneto).
Nel 2024 invece, la qualità dell’aria in Veneto continua a destare preoccupazione, specialmente riguardo al particolato atmosferico, in particolare il PM10, che rimane uno degli inquinanti più critici nella regione. Questo particolato, derivante principalmente da attività antropiche, come traffico veicolare e riscaldamento domestico, è stato monitorato attraverso una rete di 36 stazioni fisse gestite dall’ARPAV (Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto).
Dati recenti indicano che, nonostante alcuni miglioramenti, molte aree del Veneto continuano a superare i limiti giornalieri di PM10 fissati dalle normative europee. In particolare, gli agglomerati urbani di Venezia, Padova, Vicenza, e Verona, oltre alla Pianura veneta, sono tra le zone più colpite. Il livello di allerta per il PM10 viene gestito attraverso un sistema di semafori, che attiva misure di contenimento in caso di superamenti prolungati (Regione Veneto) (3BMeteo).
Per ulteriori dettagli e aggiornamenti, è possibile consultare le risorse di ARPAV e la Regione Veneto che offrono dati in tempo reale e rapporti annuali sulla qualità dell’aria (Regione Veneto).
La foto a sinistra è di Sabato 13 gennaio 2024 , dal Grappa (Pragoin) verso le Colline di Asolo. Alta pressione, inversione termica, umidità, foschia e smog. PM10 il 13 gennaio intorno ai 50 microgrammi medi per metro cubo sulla fascia pedemontana (Bassano, Asolo, Pederobba, Conegliano), sopra gli 80 micorgrammi medi per metro cubo nella pianura. Il limite massimo giornaliero da non superare, per non fare del male alla nostra salute, sono i 50 microgrammi per metro cubo.
La foto di destra è di Sabato 20 gennaio 2024: i venti di bora hanno pulito l’aria, no umidità, no smog, aria tersa (PM10 sotto i 20 microgrammi per metro cubo).