Un passo verso un futuro più inclusivo assieme a “La Banca del Tempo Sociale”

Un passo verso un futuro più inclusivo assieme a “La Banca del Tempo Sociale”

Un passo verso un futuro più inclusivo assieme a “La Banca del Tempo Sociale”

Siamo estremamente felici di aderire al progetto de La Banca del Tempo Sociale promosso da I Bambini delle Fate.

Partiamo dalla convinzione che l’inclusione sia una parte fondamentale della crescita e dell’apprendimento, e crediamo fermamente nel potere delle esperienze condivise per promuovere la comprensione e l’amicizia tra individui che vivono diverse esperienze di vita.

La banca del tempo sociale offre agli studenti delle scuole superiori l’opportunità di entrare in contatto con il mondo del sociale attraverso esperienze positive, lavorando a stretto contatto con ragazzi affetti da autismo e ricevendo formazione da tutor dedicati.

Queste esperienze formative sono cruciali per la formazione dei giovani e per la promozione dell’inclusione, valori che consideriamo essenziali per la costruzione di una società migliore.

Tutti noi abbiamo la responsabilità di contribuire al benessere della comunità e vogliamo impegnarci a sostenere iniziative come questa.

Vogliamo esprimere il nostro ringraziamento anche a Ca’Leido, centro per l’autismo di Altivole, per il loro importante lavoro nel fornire supporto e opportunità a persone con autismo di diverse età.

La Banca del Tempo Sociale vista dai protagonisti

Questo progetto, iniziato nel 2018, ha coinvolto molti studenti nel territorio Trevigiano, tra cui Sofia, Alessia, Emanuele e Giulia. Questi studenti hanno dedicato parte del loro tempo a bambini e ragazzi con disabilità, in particolare ragazzi autistici. 27 sono i ragazzi che attualmente sono parte attiva de La Banca del Tampo.

Un’esperienza che arricchisce anche dal punto di vista emotivo, come racconta Elisa, una studentessa del Liceo Veronese, che ha partecipato al progetto per due anni. Elisa ha imparato molte cose durante questa esperienza, tra cui empatia e responsabilità nell’interagire con i ragazzi con autismo. Inizialmente preoccupata di non essere all’altezza, ora prova gioia e soddisfazione grazie alla fiducia acquisita.

Il progetto non è solo una lezione di vita, ma è anche riconosciuto come attività formativa dall’istituto scolastico, consentendo agli studenti di ottenere crediti formativi.

Questa iniziativa investe nelle future generazioni, offrendo loro l’opportunità di fare la differenza per chi è in condizione di svantaggio. Si tratta di un progetto che avvicina i giovani alla disabilità in modo divertente ma anche responsabile e autentico.

I benefici del progetto non riguardano solo gli studenti e i ragazzi con disabilità, ma anche i genitori di questi ultimi che elogiano la stretta collaborazione tra la responsabile del progetto e gli studenti, evidenziando l’importanza di un’organizzazione ben gestita.

Infine, i genitori sottolineano l’importanza di questo progetto per i loro figli: l’approccio positivo e genuino degli studenti è uno stimolo per tutti.

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