Imar: numeri e calcoli per la sostenibilità

Imar: numeri e calcoli per la sostenibilità

Imar: numeri e calcoli per la sostenibilità

Imar è la seconda azienda che ha portato la propria testimonianza durante l’evento “SOSTENIBILITÀ E AMBIENTE: quale valore aggiunto per le imprese.”

Imar è specializzata nella lavorazione di acciaio inox, ferro, alluminio, rame, ottone e per il settore arredamento, bagno, estetica, nautico e contract.

Michele Casoli, titolare dell’azienda marchigiana, ci ha raccontato qual è stato il percorso della sua attività.

Lo sviluppo nel DNA

Dalla sua fondazione Imar ha sempre innovato, passando da un garage nel centro di urbino a metà anni 50 agli attuali 20.000 mq di superficie operativa.

Lo sviluppo non è stato meramente tecnologico: fin dagli inizi, il percorso evolutivo è focalizzato da un unico obiettivo: diventare il punto di incontro tra Economia, Persone ed Ambiente. In questo modo si vuole allargare lo sviluppo tradizionale di un’azienda per farlo diventare uno sviluppo realmente sostenibile, in grado di considerare l’economia, le persone e l’ambiente.

La Vision dell’azienda è chiara:

Vogliamo che Imar diventi un perfetto modello di sostenibilità in tutti i campi.
Vogliamo contribuire a creare un mondo migliore dove i prodotti
vengano creati con il minimo dispendio di risorse e nello stesso tempo con il massimo della qualità.
Ci prefiggiamo di liberare il tempo dell’uomo da tutte le attività non creative.

Gli approcci aziendali verso il successo.

La convinzione di Imar è che la corsa alla sosteniblitià ambientale e sociale, da sole, non sono percorribili, perché l’azienda non può generare ricchezza per le persone se non è anche economicamente sostenibile. Questa visione del successo è diretta conseguenza di una citazione molto cara a Michele Casoli:

Ridere spesso e di gusto.
Ottenere il rispetto di persone intelligenti e l’affetto dei bambini.
Prestare orecchio alle lodi di critici sinceri e sopportare i tradimenti di falsi amici.
Apprezzare la bellezza.
Scorgere negli altri gli aspetti positivi.
Lasciare il mondo un pochino migliore, si tratti di un bambino guarito, di un’aiuola o del riscatto da una condizione sociale.
Sapere che anche una sola esistenza è stata più lieta per il fatto che tu sei esistito.
Ecco, questo è avere successo

Ralph Waldo Emerson

Così come Eureka ha fatto una serie di piccoli passi, anche Imar ha intrapreso la strada verso la sostenibilità fatta di piccole, ma significative, azioni.

Forti investimenti nella digitalizzazione dei processi

Questo ha permesso ad Imar di ridurre i consumi di carta. Inoltre, l’inserimento di CoBot (Collaborative roBot) ha permesso di ridurre le azioni ripetitive dei collaboratori, sollevandoli da movimentazioni continue permettendo loro di dedicarsi a lavori dove l’essere umano può fare la differenza.

Fotovoltaico

Dal 2010 l’azienda è dotata di un impianto fotovoltaico in grado di produrre 260.000 kWh annui eliminando, ogni anno, l’emissione di 170.000 kg di Co2

Miglioramenti in termini di consumi

Revamping LED, Inverter per raffreddare i motori dei macchinari, Caldaie a basse emissioni, Timer spegnimento impianti in standby, Fotocellule per il risparmio idrico

La carbon Footprint

L’azienda ha voluto calcolare quanto effettivamente la sua attività impatta nell’ambiente calcolando la propria Carbon Footprin.

Il calcolo si è basato su 4 aspetti, calcolando le emissioni derivanti:

  • da consumi energetici di SCOPE 1 e 2 (emissioni dirette ed indirette)
  • dai trasporti
  • dal ciclo di vita dei prodotti commercializzati
  • da attività accessorie (viaggi d’affari e pendolarismo)

Tra le azioni intraprese

Materiali

  • Riciclo Imballi – utilizzo più consapevole e razionale
  • Valutazione utilizzo imballi più sostenibili
  • Ottimizzazione Nesting taglio(riduzione sfridi)
  • Riduzione RESI
  • Procurement di materie prime «green»

Logistica

  • Milk run flusso passivo (fornitori) e flusso attivo(clienti)
  • Trasporti Multimodali – logiche VRP
  • Accordi con imprese locali (sharing trasporti)

Investimenti

  • Ampliamento parco fotovoltaico e possibile revamping dell’esistente
  • Eliminazione Metano

Organizzazione

  • Car sharing per collaboratori in produzione e Smart working per collaboratori in ufficio
  • Life cicle assesment prodotti/nuovi progetti in collaborazione con clienti
  • Efficienza Energetica (ottimizzazione spegnimenti/accensioni impianti)
  • Contratto energia Green

L’intensità al carbonio

Un altro calcolo eseguito in Imar è quello dell’intesità al carbonio. Nella sua slide riassuntiva Michele Casoli ci mostra che il rapporto tra emissioni e fatturato è di 0,526 KgCo2 per ogni euro di fatturato.

L’obiettivo dell’azienda è quello di scendere sotto il mezzo chilo di CO2 per Euro di fatturato.

Ogni contributo vale, anche il più piccolo

Come ha ricordato Michele Casoli, rispetto al problema a livello globale una PMI, da sola, rappresenta un puntino minuscolo, ma dobbiamo cercare di dare il nostro contributo al meglio, nella speranza che altri seguano l’esempio costruendo una moltitudine di puntini, unendo i quali si potrà trovare la soluzione.

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